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Unione Europea, Federica Mogherini, la bete noir dell'India, arriva a New Delhi/ 3

New Delhi, 22 aprile 2017

   Sembra una telenovela latinoamericana. Venerdì dopo il suo incontro con il ministro degli Esteri, Federica Mogherini è stata ricevuta dal premier Narendra Modi in un incontro fuori programma. Significa che le relazioni con la Ue si stanno mettendo decisamente bene e che la disputa sui marò è ampiamente superata.
E...a sorpresa nel breve comunicato dell'incontro con il primo ministro (che metto qui sotto) è ricomparso il 14esimo vertice bilaterale India-Ue che si terrà a ottobre. Evidentemente super Modi ha dato il suo imprimatur.



Press Information Bureau
Government of India
Prime Minister's Office
21-April-2017 18:13 IST
EU High Representative for Foreign Affairs and Security Policy calls on the Prime Minister


Ms. Federica Mogherini, European Union High Representative for Foreign Affairs and Security Policy, called on Prime Minister Shri Narendra Modi today.

Prime Minister Modi and Ms. Mogherini discussed regional and global developments of mutual interest. The Prime Minister and Ms. Mogherini agreed on the need to strengthen the security cooperation between India and EU, particularly on the issue of counter-terrorism.

Prime Minister Modi recalled his successful visit to Brussels in March 2016 for the last India-EU Summit, and said that he is looking forward to the next India-EU Summit to be held in India in October 2017. 

Unione Europea/Federica Mogherini, la bete noir dell`India, arriva a New Delhi/2

New Delhi 21 aprile 2017

   Per dovere di cronaca, ecco il follow up degli incontri di Federica Mogherini a New Delhi con la ministra degli esteri Sushma Swaraj (nella foto ufficiale del MEA qui sotto) e il viceministro MJ Akbar.
   Nel comunicato (leggi qui)  si accenna al 13esimo summit bilaterale UE-India dello scorso anno, ma non c`e` traccia del prossimo incontro annuale. C`e` un timido riferimento a una ripresa dei negoziati sul trattato di libero scambio, che e` il punto chiave delle relazioni commerciali tra i due blocchi.            Certo, senza Gran Bretagna, la Ue ha molto meno appeal per l`India. Si puo` forse dire che sono le imprese europee maggiormente interessate a cercare sbocchi in India, piuttosto che il contrario.  
    Il linguaggio e` quello tipicamente diplomatico. I colloqui si sono tenuti nella solita  `friendly and cooperative atmosphere`. Insomma e` un buon inizio, ma la strada e` ancora lunga e manca una road map.


Diplomazia: l`India tira le somme a meta` mandato, ma ignora la Ue


New Delhi, 4 gennaio 2017
    Come di consueto il governo indiano ha tenuto una conferenza stampa di `mid term` per fare il punto sull`attivita` diplomatica a meta` legislatura. Qui sotto c`e` la versione integrale su YouTube dell`incontro tra due viceministri, l`ex giornalista MJ Akbar e l`ex generale VK Singh con la stampa indiana e straniera. La ministra degli Esteri, Sushma Swaraj, in convalescenza dopo il trapianto di un rene, non ha potuto prendervi parte.
   In questi due anni e mezzo di potere del Bjp, la diplomazia indiana e` stata molto attiva e lo dimostra il numero di nazioni che sono state `engaged`, per usare lo stesso termine dei viceministri. L`obiettivo che si prefissa il governo e` di avere contatti con tutti i 191 Paesi dell`Onu alla fine del mandato.
   Ma non sempre questa ridda di visite e incontri bilaterali ha portato dei frutti. Spesso non bastano i sorrisi o le strette di mano per garantirsi alleanze nei consessi internazionali o partner commerciali.
   Nonostante le promesse di migliorare i rapporti con il vicinato, l`India ha di fatto peggiorato i suoi rapporti con il Nepal a causa del blocco economico causato dalle proteste dei `madhesi`e con il Bangladesh sulla questione delle acque. La connettivita` con il sud est asiatico rimane una chimera, perche` le frontiere con il Myanmar rimangono chiuse. Con lo Sri Lanka manco si riesce a stabilire un collegamento via mare.
    Con il Pakistan e` gelo a causa dell`aumento dell`attivita` terroristica e delle incursioni in Kashmir. Anche con la Cina le relazioni sono tesissime per via del leader islamico pachistano Masood Ahzar, che l`India vorrebbe veder riconosciuto come terrorista internazionale. Per quanto gli Usa, tutto dipendera` dalla nuova amministrazione Trump, che sembra essere contraria all `outsourcing.
Mentre l`Unione Europea e` addirittura assente dall`agenda del governo. Non e` stata manco citata nella conferenza stampa o nella sessione di domande e risposte. Come se non esistesse.

Diario da Chios/2 - Riflessioni prima della partenza

Chios, 21 giugno 2016
     Sono partita con un traghetto delle 11,45 di sera diretto al Pireo dopo aver mangiato un piatto di calamari al ristorante Tzikoudo, che io pronuncio nel greco antico che mi hanno insegnato al liceo, ma che non corrisponde affatto all’attuale pronuncia (ma secondo me neppure a quella dei tempi di Socrate).

    Alla partenza sulla banchina c’erano dei poliziotti schierati in strada e un gruppo di profughi dietro una transenna. Mi guardavano con gli occhi lucidi. Chissa’ che pensavano...se ogni sera venivano a vedere quel ferry che per loro rappresentava l'unica via di  fuga dall’isola. Alcuni ragazzi mi sembravano agitati e se non ci fosse stata la polizia, sarebbero forse saltati su un camion mentre entrava nella stiva della nave.
   Col il mio passaporto comunitario stretto tra le mani sono salita sul traghetto Ariadne della compagna greca Sealine (41,4 euro, economy). Mi sono sentita un po’ in colpa. E’ una fortuna essere nati nella parte ricca del mondo, ma non sempre lo si ricorda.

Domani Modi sarà Bruxelles e in agenda ci sono i marò

New Delhi, 29 marzo 2016

Finalmente, dopo  enormi sforzi, la diplomazia italiana è riuscita a far entrare ufficialmente la questione marò nell'agenda dell'Unione Europea.
Domani si tiene a Bruxelles il summit India-Ue, dopo una imbarazzante pausa di alcuni anni, e in agenda c'è la questione "sensibile" dell'arbitrato internazionale in corso sui due militari italiani, oltre che di 14 estoni e sei britannici.  Tanto per accontentare anche gli altri membri Ue.
Questo il passaggio:
The summit will also provide an opportunity for leaders to raise more sensitive bilateral issues such as the ongoing international arbitration under the UN Convention on the Law of the Sea (UNCLOS) in regard to the case of two Italian marines, as well as the case of fourteen Estonian and six UK Guards sentenced to prison by an Indian court.

Questo il comunicato integrale

Unione Europea, la Carneade della politica estera indiana

New Delhi, 18 luglio 2015

Unione Europea? "Chi era costui?".  E' incredibile come per la politica estera indiana Bruxelles sia diventata come il Carneade di manzoniana memoria.
Ieri sera sono andata alla presentazione di un nuovo saggio di C. Raja Mohan, giornalista e politologo tra i più rispettati, dedicato alla politica estera di Narendra Modi nel suo primo anno di governo.
Il libro "Modi's World", pubblicato da Harper Collins e The Indian Express, è un classico 'instant book'.  E'  una raccolta degli editoriali di Mohan sull'Indian Express. Si sottolinea la nuova energia infusa dal premier nelle relazioni con il suo turbolento vicinato, Cina, Russia e Usa, e soprattutto l'uso della soft diplomacy, come lo yoga e il buddismo.
Ma, guarda caso, non contiene alcun accenno alle relazioni con l'Unione Europea, il primo (o secondo dopo la Cina) partner commerciale di New Delhi.
Si sa che il tasto è doloroso: i rapporti sono al minimo storico, Modi ha cancellato una visita a Bruxelles la scorsa estate (è andato in Francia e Germania), i negoziati per la zona di libero scambio sono incagliati e da tre anni non si tengono nemmeno più i summit bilaterali, almeno per salvare la faccia.
La crisi con l'Italia sui marò e altre questioni sono fonte di imbarazzo per il governo che evidentemente preferisce ignorare l'argomento.
Non si trova traccia della UE manco in un libretto della ministro degli Esteri Sushma Swaraj, presentato a maggio a compimento del primo anno di incarico, intitolato "Trasformational Diplomacy" dove si elencano tutte le iniziative diplomatiche di New Delhi.
E' chiaro che nel "mondo" di Modi, almeno per ora, l'Unione Europea non esiste. Dei colleghi indiani scherzando mi hanno detto che forse "non esiste neppure l'Unione Europea". Che dire? Il momento, dopo la minaccia di Grexit, non è certo dei migliori per la creatura di Altiero Spinelli.

L'atteggiamento di 'denial' è compatto e trasversale. Ieri sera, nel cocktail che è seguito all'hotel Oberoi, ho avvicinato l'autore per chiedergli cosa ne pensava. Silenzio. Davvero, scena muta. Ho pensato che forse non poteva rilasciare interviste perchè aveva l'esclusiva con The Indian Express.
Mi sono quindi concentrata su Shashi Tharoor, ex diplomatico Onu e politico del Congresso,  notoriamente loquace con i giornalisti e che in passato mi aveva dato delle dichiarazione sui marò. Lui,  tra l'altro,  è un parlamentare del Kerala...gli ho chiesto cosa pensava dell'arbitrato internazionale.  Niente. Mi ha sorriso e ha fermato un cameriere per prendere un altro bicchiere di vino....
 

Marò/ il problema forse è tra l'India e la Ue

New Delhi, 20 novembre 2014

Il fatto che l'Italia, che ha la presidenza di turno alla Ue, non abbia fissato un incontro bilaterale con il premier Modi al G20 di Brisbane la dice lunga sulla crisi diplomatica esistente non solo con Roma  ma con l'intera Unione Europea.
Non è chiaro se Renzi abbia chiesto un colloquio e gli indiani hanno respinto o se, viceversa, Modi era disponibile e l'Italia non ha avanzato alcuna richiesta. Io ho l'impressione che sia più la seconda ipotesi. Modi ha incontrato una quarantina di leader nel suo ultimo tour in Myanmar, Australia e Fiji.
Comunque le relazioni con Bruxelles sono ad un minimo storico, anche se con alcuni Paesi europei gli affari vanno a gonfie vele.  Il summit Ue-India non si tiene più da un paio di anni.
In questo articolo di Kallol Bhattacherjee sul magazine The Week sono spiegati molto bene i punti di attrito.

 

Baronessa Ashton, ero già sulla notizia....


Preveggenza o fiuto giornalistico? Un paio di settimane fa avevo messo come "scatto del giorno" una foto dell'ex commissaria europea al commercio Catherine Ashton che era venuta a New Delhi per il summit economico Ue-India. Mi aveva colpito che durante la conferenza stampa un collega indiano si fosse riferito a lei chiamandola "baronessa" come c'era scritto anche sul segnaposto del tavolo dove siedeva insieme al suo omologo indiano Anand Sharma, un gentiluomo anche se non di origini nobiliari, grande anfitrione che spesso incontro al mattino presto durante il mio jogging al Lodhi Garden. Non sapevo neppure che la Ashton, laburista, aveva del sangue blu. Pochi giorni dopo la visita a Delhi, la baronessa è stata scelta a guidare la diplomazia di Bruxelles.