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Italian National Day all`ambasciata di New Delhi.

New Delhi, 18 marzo 2017

Ieri sera si e` tenuta la celebrazione dell`Italian National Day nel giardino-uliveto dell`ambasciata d`Italia a New Delhi. Come avevo spiegato in questo post si tratta del ritorno alla `normalita`nelle relazioni con gli indiani dopo cinque anni di `gelo` a causa della crisi dei maro`.
Per l`occasione e` stata invitata a esibirsi l`Orchestra di Mantova che si trova in tournee in India. L`ambasciatore Lorenzo Angeloni ha fatto gli onori di casa e ha annunciato che ad aprile arrivera` una delegazione governativa e di imprenditori dall`Italia.  L`ospite d`onore era il Minister of State (una sorta di viceministro) alla Scienza e Tecnologia Y.S. Chowdary, il quale nel video che allego qui sotto, inconsapevolmente ha svelato l`arcano, Il National  Day si tiene il 17 marzo (anniversario dell`Unificazione, data importante certo) e non il 2 giugno, perche`....in quel mese fa troppo caldo, 

Il 'National Day' italiano torna il 17 marzo in grande stile

New Delhi, 6 marzo 2017

   Colpo di scena. L'ambasciata d'Italia a New Delhi ha deciso di celebrare la Festa nazionale il 17 marzo, anniversario dell'Unificazione, ritornando a una vecchia abitudine che risaliva a prima dell'incidente diplomatico con i marò del 2012.

   In realtà, anni fa, il National Day si festeggiava il 15 marzo, costringendo molti diplomatici a cercare il significato storico di quella data che ancora oggi rimane misteriosa. Mi sono sempre chiesta cosa c'era di male a celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica, come nelle altre sedi diplomatiche. A quanto pare a Delhi a giugno fa troppo caldo per tenere una reception nel parco dell'ambasciata.
   Negli ultimi cinque anni la Festa nazionale è stata sospesa o tenuta sottotono per via della crisi dei marò. Adesso che per fortuna le relazioni stanno lentamente tornando alla normalità, l'attivissimo ambasciatore Lorenzo Angeloni ha deciso di festeggiare la ricorrenza con una reception in grande stile. Vedo dall'invito che mi è stato recapitato a casa che ci sono una trentina di sponsor, da Ferrero a Campari (assenti Fiat e Piaggio). Immagino che di questi tempi non sia stato facile tirare sù così tante adesioni per finanziare il cocktail che si tiene nella residenza dell'ambasciatore.
   Per colmare la mia ignoranza sono andata a cercare informazioni sulla data del 17 marzo che nel 2011 è stata al culmine delle celebrazioni del bicentenario dell'Unità d'Italia. E' quando Vittorio Emanuele II ha proclamato al palazzo Carignano di Torino la nascita del Regno d'Italia (e si è autonominato re d'Italia). Certo è stata determinante per la nostra storia, ma io avrei preferito il 2 giugno anche con la canicola.

E' comparso il filo spinato sull'ambasciata italiana a New Delhi

New Delhi, 17 marzo 2016

   Oggi sono passata davanti all'ambasciata d'Italia a New Delhi e ho visto che alcuni operai stavano mettendo il filo spinato sul muro di cinta,  Non e' una bella cosa e mi ha un po' intristito anche perche'  il compound italiano a Chanakyapuri si vantava di essere uno dei piu' belli per la cascata variopinta di bougainvillea lungo tutto il perimetro,
L'anno scorso, dopo l'arrivo dell'ambasciatore Enzo Angeloni,  le piante fiorite sono state tagliate ed e' comparsa una brutta recinzione verde, Ora c'e' anche il filo spinato sopra.  Mi aspetto prima o poi i cannoni all'ingresso e i carabinieri dietro i sacchi di sabbia. La forticazione non ha risparmiato neppure il lato dell'Istituto Italiano di Cultura (vedi foto).
Manco l'ambasciata del Pakistan ha un look cosi' aggressivo. Non so quale sia il motivo, forse un nuovo allarme anti terrorismo. Forse e' un messaggio agli indiani. Del tipo "si vis pace para bellum". O forse e'  perche" stiamo andando in guerra in Libia.  Oppure  forse c'e' stata una minaccia dell'ala armata dei pescatori keralesi.
Fatto sta che ora il povero Salvatore Girone, che da tre anni vive in ambasciata, puo' dire di essere veramente in prigione....

Ritorna la festa del 2 giugno, ma solo per italiani

New Delhi, 3 giugno 2015


Dopo un paio di anni, l’ambasciata d’Italia a New Delhi ha ripreso la tradizione del ricevimento in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno.
L’ambasciatore Lorenzo Angeloni, che a marzo ha preso il posto di Daniele Mancini, ha deciso di tenere un ‘vin d’honneur’ oggi a mezzogiorno esclusivamente per la comunità italiana. Quindi non una ‘reception’ ufficiale che sarebbe ‘inopportuna’, data la grave crisi sulla vicenda dei marò
Con questa formula – per vin d’honneur si intende un brindisi al pomeriggio di solito dopo una cerimonia  - è stata quindi ‘recuperata’ la celebrazione del 2 giugno almeno per i connazionali. E molti hanno apprezzato il gesto anche se si è tenuto con un giorno di ritardo..
La storia delle feste nazionali in India è curiosa.

Fino al 2010  la festa della Repubblica si teneva il 15 marzo…perché il 2 giugno era troppo caldo per un ricevimento nel giardino della residenza. E anche perché molti italiani se ne andavano dato che le scuole internazionali qui chiudono a fine maggio. Mi ricordo che gli indiani, poveretti, non riuscivano a capire che ricorrenza fosse mai il 15 marzo!  All’epoca però le feste nazionali italiane erano uno degli appuntamenti più seguiti. Era ancora un periodo di vacche grasse. Mi vengono in mente dei buffet sontuosi con dei prosciutti interi e forme di parmigiano. Addirittura una banda musicale dall’Italia per suonare l’inno.  Feste da un migliaio di persone a cui spesso partecipavano ministri indiani. A pensarci oggi mi sembra un altro pianeta.
Poi l’ambasciatore Giacomo Sanfelice di Monteforte, se ben ricordo, ha deciso di rimettere a posto le date e mi sembra che una festa si sia tenuta in albergo per via della calura.
Dopo l’incidente della Enrica Lexie nel febbraio 2012 è finito tutto, o quasi. L’ultimo evento ufficiale, con tanto di cartoncino, è di due anni fa a novembre per la festa delle Forze Armate il 4 novembre.
Come diceva oggi l’ambasciatore Angeloni ( nella foto con il marò Salvatore Girone) si spera che l’Italia torni presto a festeggiare di nuovo il 2 giugno in India…  


L'ambasciatore Enzo Angeloni ha presentato le credenziali (ecco il video)

New Delhi, 10 aprile 2015

Mentre io giocavo a fare la Robinson Crusoe alle isole Andamane, nel maestoso palazzo del Rashtrapati Bhavan, il 'Quirinale indiano', il 18 marzo c'era un importante evento. Il nuovo ambasciatore Enzo Angeloni ha presentato le lettere credenziali al presidente della Repubblica Pranab Mukherjee.
   Il diplomatico, con il suo staff e l'addetto militare Roberto Tomsi, è salito al 'colle'  per essere accreditato in India come vuole la prassi. Insieme a lui si sono presentati i colleghi di altri quattro Paesi. Qui sopra su Youtube c'è un video della cerimonia nelle sfavillanti sale del palazzo che sorge all'estremità della spianata di Rajpath.
   Angeloni proviene dalla sede di Hanoi, in Vietnam, ed è arrivato a New Delhi il 4 marzo. Ha preso il posto di Daniele Mancini designato alla Santa Sede. Ecco qui il suo curriculum.

Rivolta indiana all'ambasciata d'Italia a New Delhi?

Leggo oggi di una curiosa, ma allarmante, notizia del Times of India di una rivolta del personale indiano all'ambasciata d'Italia di New Delhi. Come potete leggere qui, i dipendenti locali vogliono fare causa allo Stato italiano perche' si sentono discriminati in termini di salario rispetto ai colleghi italiani che fanno le stesse mansioni. Non sono in grado di verificare le fonti e quindi non posso confermare se e' vero.
Ma - che io sappia - la disparita', per quanto odiosa, c'e' sempre stata almeno da quando sono qui. A tal punto che non solo gli indiani, ma anche gli italiani residenti in India hanno un ''local contract''. Se io, per esempio, voglio fare la bibliotecaria o la segretaria mi propongono un salario equiparato ai ''locali'' ovvero circa 500-600 euro al mese. Cosa che nel mio caso non mi permetterebbe di vivere visto che pago gia' 400 e passa euro di affitto. New Delhi - si sa - e' diventata carissima e io sopravvivo solo perche' stringo la cinghia.
Il problema esiste da tempo e probabilmente esiste anche per le altre ambasciate. Ma ora si e' acutizzato. Perche? Come accenna l'articolo, potrebbe essere una ripercussione del braccio di ferro in corso sui maro' arrestati in Kerala e oggetto di una dura battaglia legale. Le relazioni e l'amicizia tra Italia e India sono  rimastae''intatte'' tutti ripetono. Ma comincio a dubitare.

Austerity, niente festa per il 17 marzo

E' davvero austerity all'ambasciata italiana di New Delhi e all'istituto di cultura. La giornata del 150esimo anniversario dell'Unita' nazionale e' passata inosservata. Unico segno della ricorrenza, un mesto foglietto bianco attaccato sui cancelli della nostra rappresentanza diplomatica che annunciava la giornata di chiusura degli uffici.

So che alcuni volenterosi e (patriottici) connazionali hanno organizzato una festa privata per onorare il tricolore. La scure dei tagli ha colpito duro. D'altronde, per la mancanza di soldi, l'emergenza nucleare in Giappone e i leghisti, anche in patria le celebrazioni sono state sottotono. Se la passano male anche gli istituti di cultura come si vede da questo articolo di Rampini su Repubblica.

Ma forse e' meglio cosi'. Non e' il momento di festeggiare con tutto quello che succede nel mondo. Meglio celebrare San Patrizio, che curiosamente coincide con il 17 marzo, con una pinta di birra scozzese.

Le gemelle Kessler, Pinocchio e l'arte Neopop


Per i 150 anni dell'Unita' nazionale, l'Istituto di Cultura di New Delhi ha ospitato una divertentissima mostra dedicata all'arte Dada e Pop, che io onestamente credevo si fosse fermata alla Marylin di Andy Warhol o agli urinatoi di Duchamp. Invece il curatore Igor Zanti ha scovato 27 talenti d'avanguardia e li ha riuniti in una rassegna chiamata Dadaumpop che e' gia' stata a Mumbai e Calcutta.

Non penso davvero che in India conoscano le gemelle Alice e Ellen Kessler, lanciate dalla Rai esattamente mezzo secolo fa, ma la mostra e' piaciuta molto e nonostante alcune opere un po' ose' (nella foto un dipinto di Angelo Volpe dal titolo ''I pray you tell me another lie'') non ha creato alcun imbarazzo. D'altronde, questo paese - si pensi alle divinita' induiste o a feste come Holi - non e' forse, inconsapevolmente, la vera patria dell'arte pop?

Finmeccanica e la macchina della pioggia


Madre Natura ha tirato un brutto scherzo ieri sera a Finmeccanica, il gioiello dell'high tech italiana, che festeggiava gli oltre 40 anni in India dove é presente in parecchi settori, dagli elicotteri alla segnaletica ferroviaria, passando per i siluri e i radar.

L'ambasciata italiana di New Delhi aveva organizzato una reception in giardino sotto un elegante gazebo rosso-bianco circondato da una mini mostra fotografica sulla storia e i successi del gruppo di Guargaglini (per il 30% di proprietá statale), che é sempre piú interessato al ricco mercato indiano.

Per una volta sono arrivata puntuale alle 20.30 come indicava l'invito. Avevo appena varcato la soglia della rappresentanza e salutato i carabinieri, quando ho visto i primi lampi. Poi, sono arrivate alcune violente folate che hanno fatto volare i cartelloni dell'esibizione animando improvvisamente i cacciabombardieri e gli elicotteri che erano raffigurati. Quando é arrivato il ministro delle Energie Rinnovabili Faruq Abdullah, il leader kashmiro stranamente senza il suo solito copricapo, sono scese le prime gocce. Per fortuna, Abdullah, un ammiratore dell'Italia, ha fatto appena in tempo a vedere la mostra e anche a prendersi un bicchiere di vino insieme all'ambasciatore Sanfelice di Monteforte e al direttore generale di Finmeccanica, Giorgio Zappa.

Poi il diluvio. Parafrasando D’Annunzio, pioveva sugli chiffon ''aulenti'' delle signore e dei tendaggi, sul vasellame e argenteria dei tavoli apparecchiati e sulle fotografie luccicanti. Il lavoro di un pomeriggio sfumato in dieci minuti. Mentre gli invitati, un centinaio, si rifugiavano sotto il porticato della residenza, i camerieri preparavano la cena in salotto.

Cose che capitano. Come mi diceva mio nonno, che non era esattamente un frequentore di reception, ‘’al c... e al tempo non si comanda’’. Peró a New Delhi, se ben ricordo, sono almeno 4 mesi che non piove, piú o meno da quando é finito il monsone, a settembre. Quindi una bella sfortuna. O forse che tra il mezzo miliardo di euro di commesse che Finmeccanica pensa di aggiudicarsi nei prossimi anni, c'e anche una macchina per la pioggia che e' stata sperimentata all'ambasciata? Di sicuro, farebbe la felicita'di milioni di contadini indiani...