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Delhi allo sbando 2/ Ci mancava solo la Chikungunya

New Delhi, venerdi' 1 settembre 2016

   Sono andata a pagare l'affitto e ho incontrato il mio padrone di casa che abita al pian terreno. Il poveretto a malapena si reggeva sulle gambe e aveva uno sguardo spettrale. "Ho preso la chikungunya" mi dice scandendo bene ogni sillaba.
   La chikungunya, che dal nome sembra una pietanza a base di pollo, e' una sorta di febbre malarica, simile alla dengue, provocata dalle zanzare. Io pensavo esistesse solo nelle risaie del Kerala , invece c'e' anche a Delhi, anzi a sud Delhi, la parte ricca della citta' dove stanno stranieri, diplomatici e classe benestante indiana
   Vado a fare una ricerca sul web e scopro che a Delhi ci sono gia' oltre 400 casi, che ovviamente sono quelli registrati. Quelli reali chissa' quanti saranno.
   La chikungunya provoca frebbre e un dolore intenso alle articolazioni, ma per fortuna non e' mortale come la dengue o la malaria.
   A causa del monsone abbondante da settimane a Delhi c'e' una epidemia di dengue. E' arrivata in anticipo perche' di solito compare dopo le piogge a settembre. Un po' di anni fa anche io avevo preso la dengue ed era dopo il monsone. Ma la comparsa della chikungunya e' nuova. Sapere poi che le zanzare infette sono nella mia casa mi mette un po' di inquietudine. Per precauzione ho raddoppiato i diffusori elettrici di liquido anti zanzare (qui li chiamano Goodnite) e quando esco in terrazza mi cospargo di crema (l'equivalente dell'Autan qui e' l'Odomos, piu' efficacie e di gran lunga meno costoso).
    Ma si sa, poi alla fine, e' questione di fortuna.
    L'epidemia sembra seria perche' anche e, perfino intervenuto il Consiglio dei ministri come si vede da questo comunicato.
   Negli anni scorsi la municipalita' di Delhi faceva della disinfezione o meglio fumigazione, passando per le strade con un aggeggio che sparava del fumo puzzolente. Adesso non l'ho visto, forse lo fanno piu' avanti quando non piove piu.'  
   Delhi sta precipitando nel caos. Non si capisce se e' semplice malasorte o se e' perche' Delhi e' governata dal nemico numero uno di Modi, l'attivista  Arvind Kejriwal.
   Il Times of India oggi dedica una colonnina in prima pagina dove scrive che Delhi  non solo e' la capitale degli stupri, ma anche dello stolking. A pagina due, in un titolone a otto colonne, si legge che a Delhi c'e' piu' crimine che in tutte le metropoli messe insieme. Sotto ci sono altri dati terrificanti. Sono le statistiche annuali del National Crime Records Bureau riferite al 2015. Al confronto la chikungunya e' poca cosa.  

Ebbene si’, mi sono beccata la febbre dengue

Come molti, anche tra i miei connazionali, quest’anno mi sono beccata la dengue. Pare sia una piaga mondiale, io onestamente non ne avevo mai sentito parlare prima di venire in India. E anche qui, nonostante gli allarmi, me ne sono sempre fregata altamente. Mentre ero febbricitante ho disperatamente cercato di risalire alla zanzara infame che mi ha trasmesso l’infezione. Boh. L’incubazione e’ dai 4 ai 10 giorni, dicono. A Calcutta dove ero stata una settimana prima? Tra le giacenze di frutta marcia del supermercato Reliance Fresh? Una sera in un giardino di una ricca casa del quartiere diplomatico considerato l’epicentro della dengue a Delhi (chissa’ che ci fanno dentro le ambasciate…)? O forse davanti all’aquitrino di Nehru Park dove una volta mi sono fermata a fare gli stiramenti? Boh. Quest’anno e’ stato record per i monsoni, vedi inondazioni in Pakistan e ho l’armadio che puzza di muffa come non avveniva da anni. Il decorso della malattia, una decina di giorni, e’ stata una via crucis con l’ossessione quotidiana del verdetto delle piastrine che arrivava dopo le 19 con i risultati del prelievo del sangue al mattino. L’ultimo ‘’effetto speciale’’ e’ stata un’ orticaria pruriginosa da incubo sulle palme delle mani, come se mi avessero pizzicato mille zanzare…incredible dengue e incredible India.