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Eruzione Canarie - Nuovo vulcano a La Palma, lava seppellisce 8 case

 Gran Canaria, 20 settembre 2021

   Una noche de fuego alle Canarie. E' proprio cosi' da quando ieri pomeriggio, esattamente alle 15.30, da una pineta dell'isola di La Palma e' emerso un mostro di fuoco che ancora adesso sta sputando un fiume di lava bollente che scende alla velocita' di 0,7 chilometri all'ora. 

   A 50 anni dalla ultima eruzione, l'isola piu' a oriente dell'arcipelago spagnolo e' di nuovo in balia delle forze della Natura. L'eruzione, che era stata preannunciata da diverse scosse di terremoto negli ultimi giorni, ha distrutto finora 8 case e costretto 5 mila persone alla fuga. Per ora sembra tutto sotto controllo, l'aereoporto rimane aperto, non esiste rischio di tsunami perche' la lava e' ancora molto distante dal mare. 


    L'esplosione, che ha portato alla nascita di un nuovo vulcano con otto "bocche" da cui esce la lava, e' avvenuta a 800 metri nel sud est dell'isola in una localita' che si chiama Cabeza de Vaca, testa di vacca, un nome che ricorda il passato agricolo dell'isola, soprannominata l'Isla Bonita, perche' e' la piu' verde dell'arcipelago spagnolo e anche quella rimasta meno toccata dal turismo di massa. La zona e', o meglio era, ricoperta da pinete. Ad appena 30 chilometri si trova l'ultimo vulcano nato 50 anni fa. Era infatti mezzo secolo che La Palma non registrava piu' un eruzione. La colata di lava uscita dal vulcano Teneguia il 26 ottobre 1971 duro' 24 giorni. Per gli amanti della cronaca, l'ultima eruzione alle Canarie risale ad appna 10 anni fa quando emerse un nuovo vulcano sottomarino davanti all'isoletta di Hierro, che dista a circa 80 chilometri da La Palma. 

    L'arcipelago delle Canarie, come tutta la regione soprannominata Macaronesia, che comprende le isole di Capo Verde e gli arcipelaghi portoghesi di Madeira e Azzorre, sono situate sui bordi di grandi pacche tettoniche. Si pensa che la formazione di queste isole risalga addirittura a quando si sono formati i continenti che si sono staccati dalla mitica Pangea 65 milioni di anni fa e si e' creato l'oceano Atlantico.  A questa teoria e' associata la famosa leggenda di Atlantide, sprofondata appunto tra questi arcipelaghi.

   Per fortuna l'eruzione di La Palma non ha fatto vittime. Gli esperti dell'Instituto Geografico Nacional (Ign) se lo aspettavano e hanno preparato la popolazione. Nella settimana precedente si erano registrati oltre 25 mila miniscosse di terremoto, l'ultima di 4.7 gradi della scala Riechter appena poche ore prima. Da quando si sono aperte due 'fessure' a distanza di 200 metri l'una dall'altra, da cui e' uscita una colonna di fumo bianco e nero, l'attivita' sismica e' diminuita. E' come se le viscere della terra si fossero "scaricate".


   I vulcanologi la chiamano "eruzione stromboliana" per le modalita' di fuoriuscita della lava, cenere e lapilli. Come avviene per l'isola delle Eolie, e' la piu' spettacolare e non manchera' di sicuro di attrarre turisti. Il fenomeno viene seguito con dirette web e televisive, oltre che dalle autorita'. Ovviamente c'e' apprensione tra gli abitanti dei centri piu' vicini, tra cui los Llanos e Tazacorte, dove sorge un porto da pesca e da turismo. Le famiglie che hanno abbandonato le case hanno trovato ospitalita' da parenti o in hotel. Le case che si sono trovate sul cammino della lava sono state seppellite, quelle famiglie hanno perso tutto in un pomeriggio, una catastrofe, e chissa' se riusciranno a recuperare mai qualcosa quando la coltre si sara' raffreddata.  

  

 

Nepal, fotoracconto del terremoto/2

VALLE DI LANGTANG, DONNE DELL'ETNIA TAMANG SFOLLATE




































VALLE DI LANGTANG



KATHMANDU,  SULLE MACERIE DI UNA STUPA

















KATHMANDU, QUARTIERE DI  GONGABU, TEAM STRANIERI AL LAVORO





PRIMO MINISTRO SUSHIL KOIRALA PARLA ALLA NAZIONE


Nepal, fotoracconto del terremoto/1

New Delhi, 6 maggio 2015

Sono tornata oggi a New Delhi dopo una decina di giorni nell'orrore del Nepal. Questa e' una selezione di scatti che raccontano molto di piu' delle parole la tragedia che ha colpito il Nepal e soprattutto Kathmandu. Alcune foto non sono stata in grado di inviarle perche' nei primi giorni mancava la corrente elettrica e anche una buona connessione,  I miei colleghi avevano dei telefoni satellitari, ma io non ero molto attrezzata per garantire una copertura durante l'emergenza.

KATHMANDU, DURBAR SQUARE IL GIORNO DOPO


L'ORRORE SOTTO LE MACERIE

IN POSA DAVANTI ALLA TORRE DHARAHARA
















BIR HOSPITAL, CAMERA MORTUARIA

















GLAMOUR TRA LE ROVINE

New Delhi, che stress...anche il terremoto

New Delhi, 12 Novembre 2013

Non basta l'aria inquinata ben oltre i livelli di allarme, le tonnellate di polvere sollevata dai cantieri edilizi e infiniti lavori in corso e gli imbottigliamenti costanti sulla Ring road.  Allo stress di abitare in una citta' come New Delhi si aggiunge anche il terremoto. Ieri sera poco dopo la mezzanotte, ero seduta in terrazza, nel  nuovo appartamento dove ho traslocato da poco, avvolta dalla foschia umida di questa stagione. La sedia ha tremato per pochi secondi dopo un boato sordo. Ho guardato se in casa c'era qualcosa che oscillava, ma tutto era fermo. Spesso mi sembra di sentire la terra muoversi, ma spesso e' suggestione.
Un'ora dopo, di nuovo, un rumore sinistro da sotto e un forte scossone alla casa. Sussultorio non ondulatorio. Salto giu' dal letto e mi precipito fuori urlando e con il cuore che batteva come un matto, come se avessi fatto una maratona.  Chissa' perché i terremoti a New Delhi sono sempre di notte o di tarda sera. Ne ho sentiti parecchi e ogni volta mi sono spaventata a morte.
Questo di stanotte era solo di 3.3 gradi, la scossa piu' forte, ma l'epicentro era proprio sotto la citta'. Insomma...anche stavolta l'abbiamo scampata.