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Aspettando il monsone

New Dehi, 3 luglio 2014

L’arrivo del monsone è uno dei tanti misteri dell’India. Da quando sono qui, i meteorologi non hanno mai azzeccato una previsione. E pensare che non è un temporaletto estivo o una perturbazione atlantica che passa e se ne va. E’ un potentissimo sistema di aria che arriva da sud-est, si schianta contro l’Himalaya e ti fa dimenticare il colore del cielo per tre mesi. Mi è capitato di ‘vederlo’ arrivare sui ghat a Varanasi, sembrava il giorno del Giudizio, una cappa violacea che ti schiaccia i polmoni. Senti il peso, senti l’odore e anche la tensione, prima che si sfoghi. C’e’ uno splendido libro che lo racconta, Chasing the monsoon di Alexander Frater.
Benares - Arrivo del monsone sui ghat delle cremazioni
Non pensavo di essere ossessionata anche io dal monsone, come milioni di indiani che da metà giugno cominciano a essere impazienti e leggono avidamente ogni notizia sulla meteo. Anche perché la calura premonsonica è insopportabile, è il peggior periodo dell'anno. Il cielo si annuvola sempre più, il sole imprigionato dietro le nubi è sempre più rovente, non c’è più un alito di vento o se c’è non porta altro che polvere e sabbia.

La scorsa settimana, il Paese sembrava in preda a una crisi di nervi perchè i meteorologi avevano annunciato un ritardo del monsone di una settimana. L’appuntamento del 29 giugno con Delhi è saltato, forse se ne parla dopo il 7 luglio, dicevano. Panico. Il neo premier Narendra Modi ha convocato il consiglio dei ministri per una riunione di urgenza.
Poi ieri, colpo di scena, improvvisamente l'ufficio meteo ha detto che sarebbe arrivato l'indomani. Giovedì, cioé oggi.
In effetti la temperatura si e’ abbassata da ieri sera, è tutto coperto e c'è stata anche qualche pioggia “premonsonica”.La differenza tra monsone e pre monsone è una finezza che pochi colgono,ma l’esasperazione è così forte che nessuno ci ha mai fatto caso.
Nel pomeriggio, altro colpo di scena. Vedo una Breaking News su CNN-IBN, la Cnn indiana, che annuncia "monsone arrivato a Delhi” con tanto di strade allagate e bambini che si sguazzano nelle pozzanghere.
Stavo scrivendo dell’offensiva del Pakistan contro i talebani, ma mi sono precipitata fuori. Tutto grigio come al solito, ma niente pioggia, anzi perfino un po’ di sole che faceva capolino...

Finalmente la pioggia, a New Delhi si respira

Dopo un paio di settimane nella morsa di una calura opprimente con punte di 45 gradi, oggi finalmente e' arrivata la pioggia sotto forma di un tifone tropicale che ha mandato in tilt la citta'. Come sempre basta un po' di pioggia che si allagano le strade, salta la corrente, si spengono i semafori ed e' paralisi. Il vento di oggi ha poi abbattuto diverse piante e fatto cadere rami che hanno ulteriormente creato intoppi nella circolazione. Tutto da copione insomma.
Pero' e' stata una manna dal cielo che ha raffreddato la fornace e ripulito l'aria. Dopo la bufera, passando tra le strade ricoperte di rami e foglie nell'area diplomatica di Chanyakyapuri, l'aria sembrava frizzante e leggera manco fossi sotto l'Himalaya.
Sulla Ring road, l'anulare di Delhi, trasformata in un serpentone di lamiera, invece l'effetto rinfrescante era gia' esaurito.
Sara' una coincidenza, ma oggi guarda caso e' arrivato il monsone in India, facendo il suo ingresso a Trivandrum, sulla punta del Kerala. La stagione delle piogge e' ufficialmente iniziata. Da oggi il monsone salira' in su e in un paio di settimane bagnera' tutto il subcontinente.
Il monsone mi ha sempre affascinato come fenomeno metereologico, ma anche per i suoi effetti sulla vita della popolazione e sull'economia. C'e' un libro che ho amato molto e che mi ha accompagnati in diversi viaggi sotto la pioggia monsonica. E' ''Chasing the monsoon'' di Alexander Frater che e' anche un bellissimo reportage di viaggio nell'India degli anni Settanta.