Maro', gli agnelli pasquali di New Delhi

Oggi sono andata alla Messa di Pasqua alla Nunziatura di New Delhi. C'erano anche i maro' accompagnati dall'ambasciatore Daniele Mancini e dalla consorte. Li ho fotografati all'ingresso e l'ambasciatrice - che si vede nello scatto qui sotto - si e' arrabbiata dicendo che loro volevano foto.  Caso strano pero' perche' hanno invece gradito l'intervista alla Rai della domenica precedente andata in onda sul tiggi' uno delle 13.30 dopo la benedizione del Papa.
Da quando sono tornati a Delhi,  Latorre e Girone mi sembrano davvero depressi. Non deve essere facile essere la vittima delle oscure trame e congetture dei vari poteri forti. Ancora devo capire perche' li hanno rimandati indietro. Il ministro Terzi ha detto che non era d'accordo e poi si dimesso. Il premier Monti pare non ne sapesse nulla.
Guardavo i due nella loggia superiore della piccola cappella, in stile neoclassico e tutta color crema. La Messa era in inglese celebrata dal Nunzio, il napoletano Salvatore Pennacchio. Non sono sicura che abbiano fatto la Comunione.  Dopo i primi mesi in mimetica, ormai non li vedo piu' in divisa qui in India, chissa' perche', penso che dovrebbero sempre indossarla per ricordare che sono soldati. Piu' li guardavo e piu' mi sembravano degli agnelli sacrificali sull'altare della politica italiana. Latorre ha parlato di ''tragedia '' in una lettera dove fa appello all'unita' delle forze politiche e da cui si percepisce il caos scoppiato a Roma tra Esteri e Difesa.  Penso davvero che il governo abbia il diritto di informare i cittadini su quanto sta succedendo.

E' primavera anche a New Delhi

Puntuale per l'equinozio di primavera e' ritornata la coppia di passerotti dal lungo becco che hanno fatto il nido su un ramo di buganvilla del mio cortiletto a Safdarjung Enclave

Maro', quattro semplici considerazioni dall'India

New Delhi, 18 febbraio 2013

E' vero che io non leggo i giornali in Italia e che quindi non conosco gli arcani misteri della politica italiana. Pero' ancora una volta mi sembra che sulla questione dei maro' si sia completamente perso la bussola.  Io non sto da nessuna parte se non quella di raccontare i fatti come stanno qui in India. Quindi quattro semplici considerazioni:

1 La Corte Suprema in India e' una istituzione quasi ''sacra'', nel senso che gode del massimo rispetto ed e' ritenuta dai cittadini come l'unico potere dello Stato veramente ''pulito''. Non ci sono toghe rosse, bianche o gialle... o per lo meno non ne ho mai sentito parlare. Per ottenere il famoso permesso per votare, i maro' si sono rivolti alla Corte e quindi al massimo organo giudiziario e si sono impegnati davanti al suo presidente Altamas Kabir.  E' una cosa diversa da un accordo tra governi. Per di piu', per ottenere l'autorizzazione a partire hanno utilizzato un avvocato che e' uno dei piu' prestigiosi in India, Harish Salve, che ora giustamente e' andato su tutte le furie perche' si sente ingannato.

2 I maro' non erano ai ceppi in una segreta della prigione di Tihar, ma erano liberi di andare dove volevano e ospitati tra le comodita' dell'ambasciata a New Delhi. Altri italiani con guai con la giustizia non hanno ricevuto questo trattamento. Avevano anche un lavoretto in un ufficio e pure l'accesso diretto alla fornita cucina dell'ambasciatore. Si trattava di aspettare un po' di tempo perche' si costituisse un tribunale per esaminare il caso della giurisdizione come aveva ordinato il giudice Kabir. Certo forse dei mesi, ma intanto nessuno qui in India si ricordava piu' dei maro'. L'attenzione mediatica era precipitata dallo scorso anno. Nessuno aveva protestato quando  erano partiti dal Kerala il 18 gennaio.

3 Qui sono disperati. Perche' si vede che il governo indiano vorrebbe uscirne in qualche modo, ma sa che non avra' piu' interlocutori ben presto. Il silenzio della Farnesina di oggi e' emblematico. Un legale che ha seguito la vicenda oggi mi ha posto il seguente quesito e lo ha fatto con un tono come se mi chiedesse il terzo segreto di Fatima: quale e' la posizione del partito che ha vinto le elezioni sui maro'? gli ho detto che prima bisogna capire chi ha vinto. Ma scherzi a parte, cosa ne pensa la sinistra su questa vicenda? Se qualcuno lo sa, lo faccia sapere al piu' presto agli indiani.

4 Tranquilli per l'ambasciatore Mancini che ha giurato sul ritorno dei maro'. La sua immunita' rimane, non c'e' solo nel momento in cui e' davanti alla Corte. Ma nessuno puo' arrestarlo o fermarlo. E anche l'India lo sa, ma deve mostrare i muscoli come tutti in questa storia di puro celodurismo.  

Surat, terza citta' piu' pulita dell'India? Ma non scherziamo

Surat, 9 marzo 2013
   Mi trovo a Surat, la seconda piu' grande citta' del prosperoso Gujarat, il regno della destra indiana, famosa per il commercio di diamanti e l'industria tessile. Ho scoperto che la prima nave degli inglesi della Compagnia delle Indie Orientali e' arrivata proprio qui nel 1608 dove hanno cacciato i portoghesi.
  Alloggio nella zona della stazione, che e' un ammasso informe di cemento e di sopraelevate dove non c'e' nemmeno una pianta verde, neppure in vaso. Dalle 8 del mattino fino all'ora di cena e' un continuo strombazzare e scaricare fumi. Ammetto che, nonostante la mia esperienza di traffico indiano, ho difficolta' ad attraversare Vacchhara road, che e' una delle arterie principali. Oggi sono andata lungo il fiume Tapi, che attraversa la citta' prima di sfociare nel Mar Arabico. E' stato trasformato in una fogna simile alla Yamuna di New Delhi ma in bella vista e olfatto. L'altro ieri hanno trovato un delfino morto, probabilmente suicida. L'antico forte, o quello che rimane, sembra uscito da un bombardamento, la puzza di fogna pervade tutto il quartiere e i marciapiedi sono inaccessibili per le voragini dei lavori in corso. Ho visitato gli unici monumenti della citta', sopravissuti perche' - grazie-a-Dio - sono stati protetti dalla Soprintendenza. Sono delle tombe di olandesi, inglesi e armeni.
   Insomma un esempio comune di degrado urbano, considerando che e' una metropoli da 5 milioni di abitanti, in fortissima crescita e con pochissimi o zero controlli per il rispetto dell'ambiente.
   Sono stata pero' molto sorpresa dal leggere che nel 2010 Surat e' stata nominata nel 2010 in una classifica del governo ''la terza citta' piu' pulita dell'India'' dopo Chandigar e Mysore (quarta New Delhi!). Ho poi riso a crepapelle leggendo che la citta' ''potrebbe essere la Singapore dell'India'' e che e' stata selezionata come ''global city'' da un'associazione ecologica del Regno Unito.
   Forse nessuno si e' mosso dalla sedia per scrivere queste cose.
   Tutta questa enfasi trova pero' una giustificazione nel bisogno di rilanciare l'immagine di Surat. Nel 1994 la citta' e' salita alla ribalta della cronaca mondiale per una epidemia di peste polmonare, cosa che sembrava non esistesse neppure piu' se non nei Promessi Sposi. La peste di Surat e' stata raccontata in un reportage di Tiziano Terzani per il Corriere della Sera. Un pezzo magistrale, anche perche' minimizza addirittura sui morti...dicendo pero' la verita' sulle condizioni disumane dei ghetti della citta' gia allora in forte boom industriale.
   Probabilmente da allora avranno ammazzato un po' di topi e rimosso le baraccopoli, ma la bomba ecologica rimane, eccome.





http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2012-05-14/surat/31700297_1_sustainable-development-model-city-diamond-city


Monti vince in Bangladesh, voto di protesta sugli atolli delle Maldive

New Delhi, 3 marzo 2013
Monti vince in Bangladesh, mentre Grillo conquista le Maldive dove c'e' stato anche un record di schede nulle. L'analisi del voto degli emigrati italiani nel Sud dell'Asia e' davvero sorprendente. In generale si puo' dire che abbia prevalso il centro sinistra , quindi in linea con il risultato della circoscrizione Africa, Asia, Oceania, Antartide che ha eletto un deputato e un senatore del Pd.
Pero' guardando nel dettaglio dello scrutinio per la Camera emergono alcune curiosita'. Per esempio, gli italiani che stanno negli atolli delle Maldive sono particolarmente arrabbiati con la madrepatria visto che 14 votanti su 21 hanno annullato la scheda (con insulti?). Mi chiedo davvero come si fa a essere incazzato sotto le palme e circondati dalla barriera corallina. Curiosamente, le nulle e le bianche sono altissime anche in Sri Lanka, altro paradiso tropicale.
In India (e Nepal) invece Grillo, solo per un soffio, non ha raggiunto il PD. Mentre Monti e' finito terzo. Se si ritiene che gli imprenditori votino l'ez premier, beh allora si puo' concludere che il Made in Italy non vada troppo bene in Asia meridionale, con l'eccezione del Bangladesh, dove penso ci siano soprattutto imprenditori della moda. Invece i berlusconiani sono sopravissuti, anche se in pochini. Soltanto in Pakistan non c'e' nessun ammiratore del Cavaliere.

Ecco i risultati (Camera):

India (partecipazione 44,22%): PD 112 voti (33,43%), M5S 109 voti (32,53%), Monti 82 voti (24,47 %), PD 32 voti (9,55%), bianche 1 (0,28&), nulle 20 (5,81%)

Pakistan (30,63%): PD 16 voti (55,17%), Monti voti 7 (24,13%), M5S 6 voti (20,68%), PD 0, nulle 5 (14,70%)

Bangladesh (69,86): Monti 45 voti (51%), PD 22 voti (25%), M5S 11 voti (12%), PD 9 voti (10%), bianche 2 ( 1,69%), nulle 13 (12,74)

Afghanistan (64,28%): PD 12 voti (44%), Monti 8 (29%), M5S 6 voti (22%), PD 1 (3,70%), nessuna nulla, messuna bianca.

Maldive (55,26%): M5S 4 voti (57%), PD 2 voti (28%), PD 1 voto (14%), Monti 0, nulle 14 (66,6%).

Sri Lanka (57,14%): PD 16 voti (80%), M5S 2 voti (10%), PD 1 voto (5%), Monti 0, bianche 9 (20%), nulle 15 (34%)