PUBBLICITA’: Baba Gosh, il guaritore di Palolem


Ammetto che ho sempre considerato Baba Gosh, il santone guaritore di Palolem, un fenomeno da baraccone. Dopo tanti anni in India e dopo aver ascoltato pazientemente decine di sadhu, yogini, sanyasi, la mia fede nella scienza occidentale non si è scalfita nemmeno di un millimetro. Ora però comincia a scricchiolare. Ero a Palolem per la fine dell’anno. E’ la spiaggia più bella di Goa. Si trova all’estremità meridionale dell’ex colonia portoghese. E’ una spiaggia tropicale da cartolina, una mezzaluna lunga un paio di chilometri, piena di palme e sabbia dorata, con a lato un isolotto che la ripara dalle turbolente onde del Mar Arabico. A nord dell’insenatura, alla foce di un fiume, in uno spiazzo sopra alcune rocce vive il mio amico Gosh, un olandese di Suriname, che da circa 30 anni esercita la professione di guaritore su questo angolo di spiaggia. In realtà è un ex monaco buddista che ha sviluppato una propria tecnica di Reiki, così ho capito. E' poi specializzato in erbe medicinali e gemmologia. da circa due anni utilizza come suo strumento di guarigione una sorta di pistone di acciaio che contiene all’interno diversi elementi “magici” tra cui anche dell’acqua di Lourdes. Si chiama the “key of life” e ha come sua proprietà principale quella di rendere potabile l’acqua. Nelle trattorie di Palolem, popolate da italiani che svernano qui, si narra che una volta Gosh mise il suo amuleto in un bicchiere di vino acido che diventò buono come del barolo delle Langhe. Purtroppo non ho fonti di prima mano su questo miracolo del vino. Una replica in miniatura del “pistone”, da mettere al collo sottoforma di ciondolo, è anche in vendita. Inoltre Gosh organizza dei corsi collettivi di Vipassana (dieci giorni senza parlare) nella giungla sopra la sua abitazione e vari ritiri spirituali in cui bisogna muoversi lentamente, come al rallentatore. Lo so che detto così è irriverente, ma sono completamente ignorante in materia e purtroppo non ho ancora avuto il coraggio di provare. Anche se sono molto curiosa.
Comunque io lo ammiro. Una volta mi ha detto che a lui “basta leggere i giornali tre volte all’anno per essere informato”. Purtroppo temo abbia ragione.
Quando sono arrivata a Palolem il 29 dicembre avevo un forte mal di stomaco. Non mandavo giù nulla di solido da quattro giorni. Probabilmente avevo mangiato del formaggio avariato dal frigo della mia amica Giorgia che ho aiutato a traslocare. Febbricitante mi sono trascinata all’estremità della spiaggia. Ho trovato Gosh con la sua nuova fidanzata, una splendida tedesca ventenne (“sono innamorati” mi hanno detto tutti) che stava praticamente “celebrando” un matrimonio di un’anziana coppia. La scena era tenerissima, lui in perizoma che benediceva i due nonnetti, probabilmente dei “figli dei fiori” una quarantina di anni fa a Goa. Appena mi ha visto è venuto subito a salutarmi. Ha imposto le mani sull’imboccatura del mio stomaco e poi ha chiuso gli occhi mormorando qualcosa. Poi mi ha somministrato una scodella di acqua e limone dove ha immerso il “pistone” per alcuni secondi. Beh, il giorno dopo il mio apparato digerente ha iniziato a funzionare…Purtroppo non sono ritornata a ringraziarlo. Ricambio con questa pubblicità. Se vi capita, andate da Baba Gosh!

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