Ho votato davanti all'impiegato delle poste di Lodhi Road


Per una curiosa coincidenza mi sono arrivate nello stesso giorno per posta le schede per le elezioni della Camera e del Senato italiani e l’invito a votare per i membri del comitato del quartiere di Safdarjung Enclave dove abito. Lo so che non c’entra nulla ma è veramente buffo. Innanzitutto continuo a provare un certo imbarazzo a ritrovarmi in casa le schede elettorali anche se, come residente all’estero, avevo già votato per corrispondenza due anni fa quando è stata introdotta la legge Tremaglia. Abituata a votare nell’intimità e segretezza della cabina elettorale, il fatto di poter tenere le schede sul tinello di casa o attaccate al frigorifero mi sconvolge. Quando mi sono arrivate, in una busta dell’ambasciata, c’era con me Vani, una ragazza indiana che sta imparando l’italiano. Le ho mostrato i due pezzi di cartoncino colorato che odoravano ancora di stampa, l’inconfondibile odore delle schede appena uscite dalla Zecca. “Ecco noi votiamo così, facciamo una croce su uno di questi simboli”. In India c’è il voto elettronico, si schiaccia un bottone su una macchinetta che fa “pip” e poi lo scrutinatore ti fa un segno con un inchiostro indelebile all’attaccatura dell’unghia di un dito. Ho visto nei suoi occhi un’espressione di totale stupore. Poi mi ha detto: “ma voi italiani non avete paura che qualcun altro usi le schede?”. Ci ho pensato un po’ su. In effetti non ha tutti i torti.
Io ho votato il giorno dopo davanti all’ignaro impiegato della posta di Lodhi Road e poi seguendo le istruzioni ho messo le schede in una busta bianca e quest’ultima in un'altra busta gialla già affrancata con un francobollo da 10 rupie insieme al tagliando elettorale. Nel collegio elettorale di Delhi hanno votato così 200 connazionali.
Le votazioni dei componenti della Safdarjung Enclave Residents Welfare Association (blocco A2) si terranno invece domenica 27 aprile dalle 10 del mattino all’una a casa del presidente, il signor R.G. Khullar. Si tratta di eleggere un presidente, un vicepresidente, due segretari e un tesoriere. Le candidature dovranno essere presentate in busta chiusa entro il 16 aprile. I residenti che non sono in regola con le quote associative non possono votare. Mi ha poi colpito l’articolo 4 del regolamento elettorale che recita: “Nel giorno del voto gli outsiders e non-membri non potranno entrare nei locali dove si svolge l’elezioni”. Insomma, altro che voto per corrispondenza…

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