SH08, ho superato il Rohtang Pass (3978m)


Spedizione Himalaya 2008, quindicesimo giorno, Manali-Keylong

Ce l’ho fatta. Ho attraversato i 4 mila metri e sono al riparo dal monsone. E`stata durissima, un paio di volte credevo che lo scooter non ce la facesse. La strada è peggiore di quanto m’immaginassi per via di lavori di allargamento della strada. ‘Tra un paio di anni sarà un’autostrada’ mi ha detto un ragazzo che sta nella guesthouse qui a Keylong, paesino in mezzo alla vallata dove c’è tutto a parte il segnale del mio telefonino Vodafone. I 54 chilometri del passo del Rohtang tutto sommato sono stati domabili, a parte gli ultimi dieci di sterrato e un paio di punti in cui si sprofondava nel fango di frane create dalla pioggia. Ero talmente concentrata sulla serpentina di tornanti - che vista dal basso mi sembrava impossibile a superare - che non ho sentito neppure il freddo. Il passo era avvolto, come sempre, dalla nebbia. Ci saranno state centinaia di famiglie con assurde pellicce affittate nella miriade di negozi lungo la strada. Qualcuno aveva anche gli sci, non so dove andasse, ma il pensiero che ci fosse la neve in cima mi aveva tormentato per tutta la salita.
Non mi sono fermata che per una foto davanti al cartello ‘Rohtang Top’ anche perché mi scappava la pipì e in quel gran casino di auto, cavalli e ponies, venditori ambulanti e affitta-pellicce, non sapevo dove andare.
La discesa è stata molto tranquilla, quasi senza buche e completamente asciutta. Come avevo previsto il sole è comparso appena dopo la barriera di montagne che fa da scudo anti monsone. Da Gramphu si raggiunge il fiume Chandra e da li sono una quarantina di chilometri per Keylong. Mi ricordavo una strada nel verde della vallata, invece ho trovato uno sterrato di pietre aguzze su un fianco scosceso di uno stretto canyon che ha già i colori e la conformazione delle montagne del Ladakh . Era come se avessero appena tracciato la strada con una ruspa. L’ho fatta ai 5 km orari, impossibile andare più veloce con le ruotine dello scooter. In un punto si era formato un minitorrente che non so come ho fatto a superare senza danni.
In attesa dell’”autostrada’, penso proprio che per ora non sia possibile per lo scooter andare oltre. Piú avanti ci sono tre passi a cinquemila metri e non ci sono più villaggi, ma solo campi sosta con tende.
E` pur vero che la Manali-Leh è frequentatissima in questa stagione. Insomma a piedi non ci rimango, ma dopo questa impresa mi sono affezionata al mio scooter e non posso abbandonarlo. Boh, intanto domani mi faccio una bella camminata ad una gompa tibetana. Il Ladakh può aspettare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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